Scoperto un ruolo del collicolo superiore nella cognizione astratta

 

 

GIOVANNI ROSSI

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 28 settembre 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Continua il processo di revisione della concezione neurofisiologica classica che aveva eletto la corteccia cerebrale a sede esclusiva dei processi cognitivi di ordine superiore, col procedere della ricerca che, indagando il ruolo di singoli hub sottocorticali delle grandi reti dell’encefalo sta, gradualmente, consentendo di delineare una complessità nell’organizzazione funzionale coerente con alcuni modelli recenti. Quanto è accaduto e sta accadendo per il cervelletto, che da struttura considerata esclusivamente in relazione a postura, equilibrio e movimento si è rivelata partecipe di una lunga serie di processi, incluse attività di elaborazione astratta, si può considerare un importante riferimento per comprendere come si sta evolvendo la concezione dei ruoli neurofunzionali delle altre strutture dell’encefalo.

La lamina quadrigemina, una formazione del mesencefalo umano tradizionalmente indagata per i suoi rapporti, attraverso i bracci congiuntivi, con i corpi genicolati del talamo (metatalamo) nell’elaborazione dell’informazione acustica e visiva, sta rivelando per i quattro aggregati nucleari che la costituiscono, ossia i tubercoli o collicoli superiori e inferiori, una molteplicità di ruoli funzionali.

Il collicolo superiore è considerato una regione mesencefalica evoluzionisticamente conservata che media funzioni quali l’orientamento spaziale, i movimenti saccadici degli occhi e l’attenzione spaziale implicita. Barbara Peysakhovich e colleghi coordinati da David J. Freedman hanno indagato, usando un compito di categorizzazione astratta, il ruolo del collicolo superiore di primati (Macacus rhesus) con un rapporto struttura/funzione encefalica sostanzialmente identico a quello umano, riconoscendo la partecipazione all’elaborazione cognitiva di ordine superiore.

(Peysakhovich B. et al., Primate superior colliculus is causally engaged in abstract higher-order cognition. Nature Neuroscience – Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-024-01744-x, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Neurobiology, The University of Chicago, Chicago, IL (USA); Neuroscience Institute, The University of Chicago, Chicago, IL (USA); Institute of Neurosciences of “la Timone”, Aix-Marseille University, CNRS, Marseille (Francia).

Già quando, circa due decenni fa, si scoprì che nel corpo genicolato laterale avviene un’elaborazione di informazione fino ad allora considerata esclusiva della corteccia visiva, ci si rese conto che molti dei rapporti tra anatomia e fisiologia cerebrale della concezione classica dovevano essere rivisti. L’entità della sorpresa nel verificare che una struttura del mesencefalo possa svolgere un ruolo proprio della corteccia cerebrale, quale quello dell’elaborazione cognitiva astratta, si può meglio apprezzare se si hanno presenti alcune nozioni di anatomia del collicolo superiore, studiato dagli autori dello studio qui recensito.

La lamina tecti o lamina quadrigemina rappresenta la porzione dorsale del mesencefalo ed è costituita dai tubercoli quadrigemelli o collicoli (colliculi), quattro rilievi rotondeggianti siti posteriormente ai peduncoli cerebrali, sopra il ponte. Sono posti, a due a due, da ciascun lato della linea mediana, al di sopra del velo midollare anteriore, dorsalmente all’acquedotto cerebrale, sotto alla tela corioidea superiore e allo splenio del corpo calloso. Formano il labbro inferiore della parte media della fessura cerebrale trasversa di Bichat.

I tubercoli quadrigemelli o collicoli si dividono in superiori e inferiori: un solco trasversale, leggermente curvo a concavità superiore, separa i superiori dagli inferiori; un solco sagittale divide i due di destra dai due di sinistra. I due solchi si incrociano ad angolo retto al centro della lamina formando una croce dai quattro bracci pressoché uguali, come in una croce greca, detta nel suo insieme solco crociato.

A noi interessano i collicoli o quadrigemelli superiori, che appaiono di una tinta grigiastra, con forma ovoidale a maggior asse diretto da dietro in avanti e di dentro in fuori: lunghi 10-12 cm e larghi 7-8 cm. Fra loro si vede una piccola depressione triangolare (nel braccio superiore del solco crociato) nel quale è alloggiata l’epifisi: letto della ghiandola pineale o triangolo sottopineale di Obersteiner, circondato da uno sdoppiamento meningeo.

Il collicolo superiore è connesso attraverso il braccio congiuntivo superiore al corpo genicolato laterale, importante stazione delle vie ottiche da cui si diparte la radiazione di fibre che proietta alla corteccia dell’area calcarina, giungendo all’area 17 (V1, o area visiva primaria), detta anche “retina corticale” in quanto riproduce fedelmente la distribuzione retinotopica, all’area 18 (V1, o area visiva secondaria) e all’area 19.

I ricercatori hanno esercitato macachi della specie “rhesus” a compiere un compito astratto di categorizzazione visiva che non richiedeva né movimenti dell’occhio in base a delle istruzioni, né differenze nell’attenzione implicita. Hanno poi comparato l’attività neurale del collicolo superiore con quella della corteccia parietale posteriore, una regione ritenuta, in base a evidenze sperimentali pregresse, contribuire a determinare le decisioni categoriali astratte. Il tubercolo quadrigemino superiore ha presentato una marcata codificazione di categorie visive apprese, con un processo che si è rivelato più forte di quello della corteccia parietale posteriore, sebbene appaia dopo un periodo di latenza simile nelle due regioni. Gli esperimenti di inattivazione del collicolo superiore compromettevano marcatamente le decisioni categoriali degli animali.

L’insieme di tutti i risultati dimostra che il collicolo superiore dei primati media processi cognitivi astratti, di ordine superiore, tradizionalmente considerati prerogativa esclusiva della neocorteccia.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Giovanni Rossi

BM&L-28 settembre 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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